I saluti ed i ringraziamenti di Sergio Etere per il Finissage dell’evento "Sovrapposizioni ", alla Chiesa di Santa Apollonia a Salerno: "Chi mi conosce bene sa che non mi piacciono gli adempimenti convenzionali; ma un saluto e un ringraziamento a tutti quelli che hanno permesso che questo evento si realizzasse mi sembra doveroso. Ringrazio la curatrice Rosa Cuccurullo, per l’ottimo lavoro svolto, per l’informazione precisa e puntuale, e per la diffusione dei contenuti operata con grande professionalità e competenza. Un ringraziamento in particolare ad Alfonso Amendola “ O’professor “ per il suo inconfondibile stile nel presentarmi. Ringrazio l’amico Pino Latronico per l'allestimento , senza di lui sarei stato perso , e per finire grazie alla talentuosa ed immensa Annalisa Mandarino per la grafica. Ringrazio Velia Tancredi e i qualificati membri dell'Associazione "Il Centro Storico "per la squisita collaborazione durante tutto l'arco dell'evento .
Ringrazio i tantissimi amici presenti nelle testimonianze che hanno accompagnato l’intera manifestazione - dai preparativi allo svolgimento - su internet, sui giornali, in tv- e soprattutto nella mente e nel cuore di chi ha partecipato, in un modo o in un altro. Giorno dopo giorno ha preso forma quello che avevo immaginato da tempo, un movimento artistico alternativo, che desse spazio alla spontaneità e alla sperimentazione: un modo da riportare in superficie l’irrequietudine che, in misura minore o maggiore, ci pervade. I risultati lusinghieri e le attestazioni di stima che abbiamo ricevuto mi confermano che l’idea è stata buona, e mi invitano a nuovi “sogni”. Non un semplice ringraziamento, quindi, a tutti , sopratutto al pubblico, sempre attento, ma un invito a non permettere che tanta innovazione si risolva in una sola settimana d’arte, per quanto intensissima. Un invito e un augurio, quindi, di ritrovarci presto per altre avventure”.
Ringrazio i tantissimi amici presenti nelle testimonianze che hanno accompagnato l’intera manifestazione - dai preparativi allo svolgimento - su internet, sui giornali, in tv- e soprattutto nella mente e nel cuore di chi ha partecipato, in un modo o in un altro. Giorno dopo giorno ha preso forma quello che avevo immaginato da tempo, un movimento artistico alternativo, che desse spazio alla spontaneità e alla sperimentazione: un modo da riportare in superficie l’irrequietudine che, in misura minore o maggiore, ci pervade. I risultati lusinghieri e le attestazioni di stima che abbiamo ricevuto mi confermano che l’idea è stata buona, e mi invitano a nuovi “sogni”. Non un semplice ringraziamento, quindi, a tutti , sopratutto al pubblico, sempre attento, ma un invito a non permettere che tanta innovazione si risolva in una sola settimana d’arte, per quanto intensissima. Un invito e un augurio, quindi, di ritrovarci presto per altre avventure”.
Sergio Etere
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